Ripristino funzionale del controllo motorio simmetrico della mimina facciale nelle paralisi unilaterali dovute a lesioni nervose  

La paralisi facciale unilaterale è causata dal danneggiamento del nervo facciale che è responsabile di diverse funzioni, come il controllo motorio della mimica facciale. Quando questo nervo, pari e simmetrico, viene danneggiato si verificano difficoltà nel movimento e una marcata debolezza dei muscoli facciali. I sintomi di questa patologia variano a seconda dell’entità del danno al nervo facciale e possono includere: occhio sbarrato e non lubrificato, caduta dei tessuti molli della regione palpebrale, alterazione nell’articolazione della parola, abbassamento di un angolo della bocca, eccesso di saliva. La paralisi facciale unilaterale è una patologia estremamente comune che colpisce l’1,81% delle persone nel corso della vita. Mentre nel 70% dei casi, i pazienti guariscono perfettamente, nel restante 30% persistono importanti deficit funzionali come ipertono di base, movimenti involontari o paresi. In quest’ultimo caso, i pazienti sono costretti a sottoporsi ad interventi chirurgici allo scopo di ripristinare, almeno parzialmente, le funzionalità perse con il danneggiamento unilaterale del nervo facciale. La complessità, il numero e il livello di successo di questi interventi chirurgici, ha spinto la ricerca di base e quella clinica a trovare soluzioni innovative più efficaci per la cura della paresi unilaterale derivante dal danneggiamento del nervo facciale. Ad esempio, negli ultimi anni, sono stati sviluppati sistemi di trasmissione ultra-rapida del segnale nervoso tra le due emifacce del paziente, basati sull’impianto di dispositivi minimamente invasivi e massimamente biocompatibili, che promettono di riuscire a ripristinare il controllo motorio simmetrico della mimica facciale, sfruttando il trasferimento dell’impulso nervoso dal nervo facciale sano a quello malato del paziente.

Referenti: Paolo Spaiardi, Giorgia Faravelli

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